Le serre agricole sono ambienti artificiali all’interno dei quali è fondamentale che i fattori che intervengono nello sviluppo delle piante (o dei fiori) siano quelli adeguati per ottenere un alto rendimento e un’ottima qualità del prodotto finale.
I fattori quindi da tenere in considerazione sono principalmente:
Abbiamo già analizzato in passato l’importanza della circolazione dell’aria nei climi caldi ora andremo ad approfondire le problematiche legate ai livelli di umidità.
L’umidità è la quantità di vapore acqueo che si accumula nell’aria per effetto dell’evaporazione e della traspirazione delle piante.
I livelli di umidità – in inglese indicata con RH- sono espressi come percentuale dell’umidità relativa per la quale si intende la quantità massima di vapore acqueo che l’aria può contenere ad una determinata temperatura.
Quando l’aria raggiunge il 100% di RH, il vapore acqueo si condensa e si trasforma in gocce.
L’aria umida può anche condensarsi a livelli di RH inferiori al 100%, ad esempio quando lambisce una superficie avente temperatura più bassa del punto di rugiada. Il punto di rugiada infatti indica il valore della temperatura in corrispondenza del quale, a pressione costante, l’aria umida condensa.
La relazione tra temperatura dell’aria, umidità relativa e punto di rugiada è fondamentale perché consente il processo di fotosintesi e va regolato in base alla produzione all’interno della serra stessa in un delicato equilibrio microclimatico.
Ogni produttore dovrà prestare molta attenzione per cercare di riprodurre le condizioni degli habitat naturali dove le colture normalmente si sviluppano per ottenere da esse il massimo della produttività.
Quando si verifica una delle problematiche elencate sopra occorre intervenire il prima possibile per diminuire l’umidità all’interno della serra, limitare i danni ed evitare la diffusione di parassiti utilizzando agenti chimici.
In realtà basterebbe una buona manutenzione, un controllo dell’ambiente e dei valori fondamentali.
Sia in estate che in inverno -quando il riscaldamento funziona a pieno regime- è buona norma mantenere comunque attiva la circolazione dell’aria.
Alcuni studi hanno dimostrato infatti che livelli di umidità superiori al 90% favoriscono la diffusione di malattie, ma anche l’ammuffimento delle foglie e la decomposizione di frutti e steli.
Con livelli superiori all’80% invece, le foglie vengono attaccati da agenti patogeni, ma dal 70% a calare, le possibilità di infezioni e malattie si riducono sensibilmente .
I ventilatori posti all’interno della serra garantiscono un riciclo dell’aria rimuovendo l’umidità in eccesso rendendo l’ambiente più asciutto e apportando aria fresca e ricca di anidride carbonica.
La linea di circolatori d’aria ACF sono il prodotto che meglio si adatta per risolvere i problemi legati ai livelli di umidità nelle serre.
Le sue caratteristiche principali:
- Piccole dimensioni, disponibile in 18, 21 e 26”
- Realizzato in materiali resistenti adatto anche in ambienti molto aggressivi
- Cono di uscita dell’aria specificatamente disegnato per poter rinfrescare le piante in maniera delicata senza disturbare il loro eventuale schermo termico
- Facile da installare
- Bassi livelli di rumorosità garantendo le condizioni di lavoro ottimali per gli operatori
- Certificato BessLab
Non a caso la linea ACF è una delle più apprezzate dai nostri clienti in tutto il mondo e risulta essere uno dei best seller del 2017.
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