I livelli di umidità nella serra: l’importanza di controllarne i valori

Le serre agricole sono ambienti artificiali all’interno dei quali è fondamentale che i fattori che intervengono nello sviluppo delle piante (o dei fiori) siano quelli adeguati per ottenere un alto rendimento e un’ottima qualità del prodotto finale.

I fattori quindi da tenere in considerazione sono principalmente:

  • la climatizzazione
  • la temperatura
  • la luminosità
  • l’umidità

Abbiamo già analizzato in passato l’importanza della circolazione dell’aria nei climi caldi ora andremo ad approfondire le problematiche legate ai livelli di umidità.

L’umidità relativa e il punto di rugiada: cosa sono?

L’umidità è la quantità di vapore acqueo che si accumula nell’aria per effetto dell’evaporazione e della traspirazione delle piante.
I livelli di umidità – in inglese indicata con RH– sono espressi come percentuale dell’umidità relativa per la quale si intende la quantità massima di vapore acqueo che l’aria può contenere ad una determinata temperatura.
Quando l’aria raggiunge il 100% di RH, il vapore acqueo si condensa e si trasforma in gocce.

L’aria umida può anche condensarsi a livelli di RH inferiori al 100%, ad esempio quando lambisce una superficie avente temperatura più bassa del punto di rugiada. Il punto di rugiada infatti indica il valore della temperatura in corrispondenza del quale, a pressione costante, l’aria umida condensa.

La relazione tra temperatura dell’aria, umidità relativa e punto di rugiada è fondamentale perché consente il processo di fotosintesi e va regolato in base alla produzione all’interno della serra stessa in un delicato equilibrio microclimatico.

I problemi legati a livelli troppo alti di umidità

Ogni produttore dovrà prestare molta attenzione per cercare di riprodurre le condizioni degli habitat naturali dove le colture normalmente si sviluppano per ottenere da esse il massimo della produttività.

Ma cosa succede quando i livelli di umidità diventano troppo alti?

  • La gestione dell’umidità nelle serre è una questione chiave nell’eterna lotta contro la diffusione di parassiti.
    Alti livelli di umidità favoriscono infatti l’insorgenza di malattie fungine e di muffe le cui spore si diffondono molto rapidamente trovando un ambiente ideale. Tra le peggiori vale la pena sottolineare la pericolosità della Botrytis.
    Macchie ed imbrunimenti delle piante non dovrebbero mai essere sottovalutati perché possono essere chiaramente il primo segnale riconducibile all’azione di agenti patogeni.

 

  • L’umidità eccessiva, poi, rende difficile anche l’evaporazione: la troppa acqua può accumularsi sulle foglie e ridurre sensibilmente la fotosintesi, soprattutto se le gocce depositate sono troppo grosse.

 

  • L’accumulo eccessivo di condensa sulle pareti e sui vetri riduce la trasparenza della serra andando a minare anche i livelli di luminosità che, come anticipato all’inizio di questo articolo, sono tra i fattori chiave per ottenere un profitto ottimale dalla produzione.

 

  • La diffusione di funghi e muffe pregiudica la pulizia degli ambienti e il favorisce il deterioramento dei componenti creando, al tempo stesso, un ambiente poco salubre per l’attività lavorativa.

 

La soluzione di Termotecnica Pericoli per controllare l’umidità

Quando si verifica una delle problematiche elencate sopra occorre intervenire il prima possibile per diminuire l’umidità all’interno della serra, limitare i danni ed evitare la diffusione di parassiti utilizzando agenti chimici.

In realtà basterebbe una buona manutenzione, un controllo dell’ambiente e dei valori fondamentali.
Sia in estate che in inverno -quando il riscaldamento funziona a pieno regime- è buona norma mantenere comunque attiva la circolazione dell’aria.

Alcuni studi hanno dimostrato infatti che livelli di umidità superiori al 90% favoriscono la diffusione di malattie, ma anche l’ammuffimento delle foglie e la decomposizione di frutti e steli.
Con livelli superiori all’80% invece, le foglie vengono attaccati da agenti patogeni, ma dal 70% a calare, le possibilità di infezioni e malattie si riducono sensibilmente .

I ventilatori posti all’interno della serra garantiscono un riciclo dell’aria rimuovendo l’umidità in eccesso rendendo l’ambiente più asciutto e apportando aria fresca e ricca di anidride carbonica.

Il circolatore d’aria ACF

La linea di circolatori d’aria ACF sono il prodotto che meglio si adatta per risolvere i problemi legati ai livelli di umidità nelle serre.

Le sue caratteristiche principali:

Piccole dimensioni, disponibile in 18, 21 e 26”
– Realizzato in materiali resistenti adatto anche in ambienti molto aggressivi
– Cono di uscita dell’aria specificatamente disegnato per poter rinfrescare le piante in maniera delicata senza disturbare il loro eventuale schermo termico
– Facile da installare
Bassi livelli di rumorosità garantendo le condizioni di lavoro ottimali per gli operatori
– Certificato BessLab

Non a caso la linea ACF è una delle più apprezzate dai nostri clienti in tutto il mondo e risulta essere uno dei best seller del 2017.

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